Insulina inalatoria
Approvata dalla FDA nel 2014, l’insulina ad azione rapida per via inalatoria per la gestione dei pasti negli adulti con diabete mellito tipo 1 rappresenta un ulteriore passo in avanti nella gestione degli episodi ipoglicemici. Dati sulla sua efficacia sono stati presentati durante la prima giornata di congresso che ha dedicato uno spazio a tale strategia terapeutica.
Tra le varie presentazioni orali sull'argomento, spicca in particolare quella esposta da Davide Kendall, Chief Medical Officer della Mannkind Corporation, che ha presentato i risultati su uno studio della relazione tra insulina inalatoria (Inhaled Tecnosphere Insulin, TI) ed ipoglicemie in soggetti affetti da DMT1.
Lo studio ha confrontato gli episodi di ipoglicemia in un gruppo di soggetti trattati con TI (n=129) con un gruppo trattati con insulina aspart (n=150). I soggetti trattati con TI hanno presentato episodi ipoglicemici meno frequenti rispetto al gruppo di controllo. Indipendentemente dal valore dell’HbA1c, gli episodi ipoglicemici sono risultati inferiori del 26% nel gruppo trattato con TI. In conclusione, l’utilizzo dell’insulina inalatoria ad azione ultrarapida riduce in maniera significativa gli episodi di ipoglicemia nei soggetti con DMT1, senza peggiorare il controllo glicemico. L’uso di TI nel contesto di una terapia insulinica standard può permettere un’intensificazione del trattamento senza aumentare la frequenza delle ipoglicemie; può inoltre rendere più maneggevole la terapia riducendo il rischio di ipoglicemie postprandiali.
Emioli Randazzo