Infusione ev e rischio di edema cerebrale: presentati i risultati dello studio FLUID

 

Presentati in anteprima i risultati del trial FLUID, Fluid Therapies Under Investigation in DKA, importante studio sull'utilizzo dei fluidi EV durante la chetoacidosi diabetica in ambito pediatrico. Completato nel 2017, lo studio prospettico, multi-centrico, randomizzato (2x2) controllato, ha confrontato quattro diversi protocolli di terapia reidratante endovenosa in termini di outcome neurologico

Lo studio che è stato portato avanti dal consorzio statunitense Pediatric Emergency Care Applied Research Network (PECARN), è stato presentato ad Innsbruck  dal Principal Investigator Nicore Glaser (Barbara Davis Center, Denver, Colorado). Nello specifico, lo studio (NCT01365793) ha confrontato 2 tipi di soluzioni saline (NaCl al 0.9% vs. NaCl al 0.45%) infuse a 2 velocità diverse (deficit idrico re-infuso al 50% nelle prime 12 ore e il resto nelle 24 ore successive vs. re-infuso nelle prime 48 ore). Dei 1.389 pazienti arruolati, solo il 3% per ogni braccio di utilizzo (quindi approssimativamente il 12% del totale) ha presentato riduzioni del GCS al di sotto di 14, mentre circa il 3.5% ha presentato qualche sgno di danno neurologico tale da richiedere l'utilizzo del mannitolo o manovre invasive (anche se una piccola differenza è stata osservata a favore di una rapida re-infusione dei liquidi). Stessa sorte per gli esiti a 3 mesi, che non si sono evidenziati significativamente diversi tra i gruppi.

Dal punto di vista della pratica clinica, quindi i risultati confermerebbero la sicurezza nell'utilizzo sia di soluzioni fisiologiche che emi-fisiologiche, ed un recupero del deficit più o meno rapido, senza creare danni cerebrali evidenti o esiti a medio termine.

Davide Tinti