DKA: verso la riduzione della variabilità terapeutica

Tra gli obiettivi delle linee guida SIEDP (risultate dell’integrazione tra le consensus guidelines ISPAD 2014 e articoli di revisione successivamente pubblicati) vi è quello di uniformare il più possibile la variabilità terapeutica, migliorando il trattamento della chetoacidosi diabetica (DKA) nei diversi centri pediatrici italiani. Come ci ricorda infatti Ivana Rabbone (Ospedale Pediatrico “Regina Margherita”, Torino) nel suo approfondimento in tema di linee guida, la chetoacidosi diabetica è una vera e propria emergenza, che può verificarsi non solo all’esordio, ma anche durante il follow up di pazienti affetti da DM. 

In questo contesto un valido strumento è il Glucolog DKA Expert (Menarini), in grado di registrare dati clinici relativi al paziente, calcolare il fabbisogno e l’osmolalità dei fluidi da infondere, bilanciare l’infusione endovenosa di insulina e potassio, calcolare la sodiemia corretta in caso di iperglicemia, monitorando glicemia, glicosuria, chetonemia, frequenza cardiaca e respiratoria, pressione arteriosa, dati elettrocardiografici, valutazione neurologica (GCS scale).  F.O.