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L’anello mancante: le buone abitudini del sonno per il controllare glicemico nel diabete tipo I

Quanto è importante il sonno (e quanto pesa un cattivo sonno) sul controllo glicemico? Quale è la causa dei disturbi nel sonno nei nostri pazienti con diabete tipo 1 (i controlli dei genitori di notte? lo scarso controllo glicemico notturno?). Aperta da Karine Spiegel (INSERM, Paris, France), la sessione dedicata a “Sleep and Glycaemic Control in Children with Type 1 Diabetes”,  ha affrontato un tema che alla lontana ci riporta al dibattito sul closed loop. 

Paradossalmente è proprio sul riposo notturno che i primi studi sui sistemi closed loop hanno puntato: riusciamo a tenere i nostri pazienti in euglicemia almeno durante la notte quando non ci sono le interferenze dei pasti e delle attività? La risposta è sì.

Ma cosa comporta un sonno disturbato? La Spiegel ci propone i risultati preliminari di uno studio in cui è stata valutata la qualità, durata e regolarità (con un questionario obiettivo) del sonno in bambini e adolescenti con diabete tipo 1. Il risultato? Chi dorme meno (e peggio) ha un aumento della insulino-resistenza al mattino con necessità di incrementare la dose insulinica e, in definitiva, un peggior controllo glicemico!

A queste osservazioni rispondono Thomas Danne e Roman Hovorka, che ci confermano come le nuove tecnologie riescano a ottimizzare il controllo glicemico soprattutto notturno. Ma chiaramente non le abitudini dei nostri pazienti. Forse questo è un anello mancante.   AG