Il volto dietro la Commissione Giovani. Intervista con Maria Street


La dott.ssa Street, pediatra endocrinologo presso la IRCCS dell'Arcispedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia, da diversi anni è Coordinatrice della Commissione Giovani SIEDP.  In questa intervista, abbiamo il piacere di conoscerla personalmente e parlare delle numerose opportunità create per i colleghi più giovani. (leggi)

Le opportunità offerte dalla SIEDP a noi giovani sono uno stimolo per la nostra maturazione professionale e sono sempre occasione di crescita personale. Qual è stata la scintilla che ha fatto nascere la Commissione Giovani?

La Commissione Giovani fu proposta nel 2005 quando era Presidente il Prof. G. Bona, con lo scopo di, citando il verbale di quando fu fondata:  “fornire delle linee di orientamento  ai nostri giovani al fine di facilitarne l’ inserimento nel mondo del lavoro, attraverso le normative occupazionali correnti e di selezionare nuove leve da inserire nel percorso accademico.

Certamente negli anni si è arricchita di iniziative e sono avvenute delle trasformazioni. Il “cuore pulsante” sono i giovani endocrinologi e diabetologi con le loro idee, la loro voglia di crescere, la loro capacità di vivere l'oggi e guardare al futuro.    

Qual è il suo ruolo all’interno della Commissione Giovani SIEDP?

La mia funzione è quella di coordinare in generale le attività della commissione e di confrontarmi con la nostra società scientifica, quindi con il Presidente e con i colleghi del comitato direttivo. Ogni attività converge  nella realtà più ampia ed importante della SIEDP. La  personalità di ogni coordinatore sicuramente influisce sulle modalità e sulle attività. Personalmente ho ritenuto importante ascoltare sempre le proposte degli altri membri e supportarli ove possibile, come anche ritengo sia sempre stato molto importante che fossero tutti informati delle iniziative e partecipassero tutti, come si è verificato ad esempio per la selezione dei vincitori del progetto SIEDP Reporter, per garantire meritocrazia, trasparenza e democrazia. Il Journal club continua e si rinnova grazie alla partecipazione attiva ed al coinvolgimento di nuovi giovani colleghi nel tempo. Importante è anche lo scambio ed il supporto reciproco con altre commissioni, negli ultimi anni credo il contributo più rilevante sia venuto dalla collaborazione con la commissione web, coordinata da Dario Iafusco. Grazie anche al rinnovo del sito abbiamo potuto rendere più fruibili ed immediati molti contenuti ed iniziative.

Volendo tirare le somme dell’attività svolta sin qui dalla Commissione Giovani SIEDP, quali sono i traguardi raggiunti?

Credo che la Commissione Giovani abbia rappresentato nel tempo per molti un'occasione di crescita culturale, professionale ed umana ed abbia aiutato molti a diventare membri attivi e propositivi della SIEDP. Sono nate anche belle amicizie.

Ha dato la possibilità a tanti giovani di essere conosciuti ed  apprezzati da colleghi più anziani e questi a loro volta hanno tratto giovamento dall'entusiasmo dei colleghi più giovani e da tante nuove “giovani” idee. 

Negli ultimi anni abbiamo rinnovato il journal club, creato il Progetto Reporter, in collaborazione con la commissione web creato un' occasione di “osservazione” della produzione scientifica, con il Comitato Direttivo e grazie soprattutto a Mauro Bozzola è nato il Portale della Ricerca dove vengono riportate possibilità di grant e qualche opportunità di lavoro nell'ambito della ricerca per i giovani. Credo sia fondamentale ricordare l'importanza e la grande opportunità che rappresenta per tutti coloro che vogliono diventare bravi pediatri endocrinologi e diabetologi, la Scuola di Perfezionamento della SIEDP, coordinata in questi ultimi anni da Mariacarolina Salerno prima ed ora da Alessandra Cassio. 

 

Quali invece le prospettive future?

Per il futuro mi auguro che le cose buone possano continuare e migliorare e soprattutto che l'interesse di tanti giovani colleghi si mantenga vivo nell'ambito della SIEDP.

Quale messaggio possiamo rivolgere ai giovani soci SIEDP?

Vorrei dire loro di essere perseveranti e di non risparmiare energie nel loro percorso formativo perché questo sicuramente sarà importante per i loro pazienti  e permetterà loro un percorso lavorativo e di vita che abbia valore ed un significato positivo.

I giovani hanno, credo, anche l'obbligo morale di garantire una continuità sia in termini qualitativi che quantitativi ad una sub-specialità che è fondamentale per la qualità di vita di tanti pazienti, soprattutto considerando il momento attuale dove le scarse disponibilità economiche stanno mettendo in difficoltà la sopravvivenza delle specialità pediatriche.

 

Oltre a questo ruolo all'interno della SIEDP, ci può parlare della sua attività clinica e di ricerca presso l'Ospedale S. Maria Nuova?

La maggior parte del periodo trascorso come coordinatrice della commissione giovani, ha coinciso con il mio trasferimento presso l'Arcispedale S. Maria Nuova-IRCCS di Reggio Emilia dove sono responsabile della Struttura Semplice di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica e di un laboratorio di ricerca dove portiamo avanti prevalentemente la ricerca traslazionale. I nostri progetti di ricerca al momento sono volti ad identificare meccanismi sottostanti l'infiammazione, la sensibilità insulinica e la crescita (asse GH-IGF). Stiamo lavorando su nuovi markers diagnostici e di risposta a terapie anche non convenzionali nella policistosi ovarica, stiamo valutando la risposta di miRNA nello stesso ambito e nel deficit di ormone della crescita ed iniziamo a studiare anche meccanismi simili nell'artrite reumatoide in età pediatrica, studiamo l'obesità. La disponibilità nell'ospedale di altri laboratori di ricerca in ambito di genetica e biologia molecolare e la disponibilità della next generation sequencing ci permettono di valutare pannelli di geni nell'ambito dell'asse GH-IGF e del sistema IGF per poter approfondire basse stature idiopatiche. Inoltre, una stretta collaborazione con la genetica clinica ci permette di approfondire molte condizioni rare e di seguire diverse displasie scheletriche. Molto tempo è dedicato al grant writing. Siamo infine orgogliosi di partecipare a diversi studi collaborativi nell'ambito dei gruppi di studio della SIEDP."

D.C.