1/2019

A cura di: Pietro Lazzeroni (Reggio Emilia) e Roberto Franceschi (Trento)

Koorneef LL, van den Heuvel JK, Kroon J, Boon MR, 't Hoen PAC, Hettne KM, van de Velde NM, Kolenbrander KB, Streefland TCM, Mol IM, Sips HCM, Kielbasa SM, Mei H, Belanoff JK, Pereira AM, Oosterveer MH, Hunt H, Rensen PCN, Meijer OC. Selective Glucocorticoid Receptor Modulation Prevents and Reverses Nonalcoholic Fatty Liver Disease in Male Mice. Endocrinology. 2018 Dec 1;159(12):3925-3936. doi: 10.1210/en.2018-00671.

La steatosi epatica non alcolica (NAFLD) è una condizione estremamente diffusa (prevalenza del 20-30% nella popolazione generale) con un’incidenza in continuo aumento come conseguenza dell’aumentata incidenza dell’obesità. Ad oggi non esistono strategie farmacologiche di sicura efficacia per la gestione di tale condizione.

I glucocorticoidi (GC) hanno una profonda influenza sul metabolismo energetico e sull’omeostasi lipidica epatica; tuttavia sia l’agonismo che l’antagonismo pieno del segnale mediato dai GC ha un impatto negativo sulla NAFLD.

Gli autori di questo lavoro dimostrano come l’utilizzo di CORT118335, un modulatore selettivo del recettore dei GC, possa prevenire e rendere reversibile l’accumulo di lipidi epatici in topi C57BL/6J sottoposti ad una dieta ricca di lipidi (High fat diet).

I modulatori selettivi del recettore dei GC sono infatti in grado di generare un’azione intermedia tra stimolazione e antagonismo, attivando distinti subset di segnale downstream con profilo metabolico favorevole.

Il lavoro condotto dal gruppo di Lisa Koorneef dimostra come CORT118335 riduce l’intake calorico dei topi ed aumenta la spesa energetica, riduce e rende reversibile l’accumulo epatico di trigliceridi e di colesterolo, aumenta la produzione e la secrezione epatica di VLDL senza incrementare la lipogenesi epatica e riduce l’accumulo epatico di acidi grassi. Lo studio mostra inoltre un miglioramento della sensibilità insulinica e una riduzione della componente infiammatoria nei topi trattati con CORT118335.

Il lavoro, condotto attraverso analisi di tipo biochimico, istologico e di espressione genica, supporta il ruolo potenziale dei modulatori selettivi del GC nella gestione dei paziente affetti da NAFLD.

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Oto Y, Murakami N, Matsubara K, Ogata H, Ihara H, Matsubara T, Nagai T. Early adiposity rebound in patients with Prader-Willi syndrome. J Pediatr Endocrinol Metab. 2018 Dec 19;31(12):1311-1314. doi: 10.1515/jpem-2018-0301.

E’ noto che un precoce adiposity rebound (AR) si associa ad un rischio aumentato di sviluppare obesità e, in conseguenza, diabete mellito di tipo 2 e sindrome metabolica. Il lavoro presentato dal gruppo giapponese di Yuji Oto è il primo ad indagare il timing dell’AR nei pazienti affetti da sindrome di Prader-Willi e gli effetti della terapia con GH su tale fenomeno.

Si tratta di uno studio retrospettivo condotto su 48 pazienti con un’età media di 8,9 anni (25 maschi and 23 femmine), di cui 16 con AR prima dell’inizio del trattamento con GH.

Gli autori mostrano come i pazienti affetti da sindrome di Prader-Willi mostrino un timing precoce dell’AR (mediana pari a 16 mesi) e come iniziare precocemente il trattamento con GH ritardi significativamente l’AR. Gli autori evidenziano inoltre come la durata della terapia con GH sia positivamente correlata con il timing dell’AR.

Lo studio, che pure soffre di una casistica limitata, mette in luce come un precoce AR possa contribuire almeno in parte a spiegare la patogenesi dell’obesità nei pazienti affetti da Prader-Willi. Tale dato supporta la necessità di un precoce intervento nutrizionale e rafforza l’utilità della terapia con GH nel migliorare l’outcome metabolico di questi pazienti.

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Buse JB, Carlson AL, Komatsu M, Mosenzon O, Rose L, Liang B, Buchholtz K, Horio H, Kadowaki T. Fast-acting insulin aspart versus insulin aspart in the setting of insulin degludec-treated type 1 diabetes: Efficacy and safety from a randomized double-blind trial. Diabetes Obes Metab. 2018 Dec;20(12):2885-2893. doi: 10.1111/dom.13545.

PMID: 30259644

Nello studio ONSET 1, la terapia basal bolus con Detemir e Faster Aspart, portava ad una riduzione della HbA1c significativa dopo 6 mesi di terapia rispetto al gruppo con Detemir e Aspart.

Questo studio, denominato ONSET 8, è un RCT su pazienti adulti con DMT1, che per la prima volta confronta pazienti in terapia basal bolus con Degludec come basale, che utilizzino Faster aspart vs Aspart.
Dal confronto Faster Aspart prepasto vs Faster Aspart postpasto (entro 20’ dall’inizio del pasto) vs Aspart prepasto non emerge differenza di HbA1c nei tre gruppi, rispetto al baseline, dopo 6 mesi.
Si conferma invece quanto già sapevamo, che con Faster Aspart prepasto la glicemia a 30’ e a 1h dal pasto migliora in modo significativo rispetto ad Aspart.

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Ibba A, Guzzetti C, Casula L, Salerno M, Di Iorgi N, Allegri AME, Cappa M, Maghnie M, Loche S. Reliability of clonidine testing for the diagnosis of growth hormone deficiency in children and adolescents. Clin Endocrinol (Oxf). 2018 Dec;89(6):765-770. doi: 10.1111/cen.13845.

Questo articolo ci fornisce dei dati solidi sulla specificità del test con clonidina in un’ampia coorte di 327 bambini e adolescenti con sospetto deficit di GH. È stato utilizzato il cut-off di 7 ug/L, validato per questo test in un precedente studio e in caso di test patologico seguiva in un diverso giorno un test all’insulina o all’arginina. I falsi positivi sono stati pari al 3,3% (2,6% prepuberi e 4,8% puberi); questi non erano pazienti obesi e avevano un BMI simile agli altri soggetti. Il picco di GH dopo clonidina era simile nei prepuberi e nei puberi.  
Quindi possiamo concludere che il test alla clonidina con il cut off di 7ug/L è efficace sia nei prepuberi che nei puberi, senza necessità di priming con steroidi e può essere utilizzato come prima scelta nella valutazione del deficit di GH. È sicuro ed è più semplice da effettuare rispetto al test da stimolo con insulina.

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