GH nella bassa statura idiopatica: perché sì, perché no

Mentre negli Stati Uniti l'utilizzo del GH nella bassa statura idiopatica (BSI) è approvato dal 2003, in Italia l'AIFA ha demandato alle Commissioni regionali la valutazione di ogni singolo caso e il suo utilizzo in questa condizione e? da considerarsi off label. All'ESPE di Atene un interessante dibattito moderato dal Prof. Stefano Cianfarani ha illustrato le posizioni del pro e del contro, terminando con un sondaggio online tra il pubblico in sala (Leggi tutto…)

Gli studi randomizzati hanno dimostrato che il GH è in grado di produrre un modesto incremento della statura finale dei pazienti con BSI, con una differenza compresa tra 0,5 e 1,3 SDS tra trattati e non trattati [1]. La risposta individuale appare molto variabile e poco prevedibile a priori. Una revisione sistematica [2] ha mostrato una differenza media nella statura finale tra bambini trattati con GH e bambini con BSI non trattati di circa 4 cm. Le ultime linee guida statunitensi [3] suggeriscono di considerare il GH nei bambini con statura <-2.25 SDS dopo un’attenta valutazione individualizzata, fisica e psicologica, e una discussione su rischi e benefici.

Sara Ciccone

 

Bibliografia

1. Pricci F, et al. Trattamento con l’ormone somatotropo in Italia: Rapporto annuale del Registro Nazionale degli Assuntori dell’Ormone della Crescita. 2014. Roma: ISS; 2015 (Rapporti ISTISAN 15/31:7-17.

2. Deodati A, Cianfarani S. BMJ 2011;342:c7157.

3. Grimberg A, et al. Guidelines for Growth Hormone and Insulin-Like Growth Factor-I Treatment in Children and Adolescents: Growth Hormone Deficiency, Idiopathic Short Stature, and Primary Insulin-Like Growth Factor-I Deficiency.  Horm Res Paediatr 2016;86:361-397.