L'entusiasmo e la frustrazione: quando i risultati del trial non calzano la pratica clinica

 

Wolfsdorf ha anche parlato della frustrazione vissuta negli anni successivi al DCCT, quando non si riuscivano a replicare i risultati nella pratica quotidiana, nella gestione dei pazienti che popolavano le loro stesse cliniche.  "Quindi, che il DCCT avesse mentito?" (leggi…)

Niente affatto. Secondo Wolfsdorf, sebbene inaspettata, questa incongruenza è servita per mettere in luce le differenze intrinseche dello studio clinico, da una parte, e della pratica quotidiana, dall'altra, che cela una realtà molto più frammentaria e "complicata" di quello che appare.

Da qui, l'importanza dei registri clinici, nati negli anni ’90. I registri non stati "solo" uno strumento di monitoraggio epidemiologico, ma con la loro implementazione si sono rivelati anche uno strumento per valutare dove dirigere il flusso del lavoro ed evidenziare i punti di forza ed aspetti migliorabili delle diverse pratiche di ciascun centro diabetologico.

Non per altro anche la SIEDP ha avviato il progetto ISPED-CARD, per creare un registro italiano con la stessa motivazione e gli stessi obiettivi. Quindi, come direbbe la mia mentore, anche noi italiani "siamo sul pezzo”!

Davide Tinti