RMN nelle anomalie del peduncolo ipofisario

Continuando sul tema Ipofisi e dintorni, riportiamo il lavoro di Flavia Napoli (Ospedale di Gaslini), che mette in luce il ruolo cardine della RMN encefalo in sequenza T2-drive senza mezzo di contrasto nella valutazione delle anomalie del peduncolo ipofisario in soggetti con patologie ipofisarie. 

Si tratta di uno studio retrospettivo condotto in 242 soggetti che hanno eseguito studio di RMN per disfunzione ipofisaria dal 2006 al 2015. Le dimensioni del peduncolo ipofisario sono state valutate da 2 operatori esperti nelle sequenze RMN T1 e T2, prima e post somministrazione di mezzo di contrasto. I risultati degli autori mostrano che la RMN in sequenza T2 drive è estremamente accurata nello studio delle patologie ipofisarie e si è dimostrata nettamente superiore alle sequenze T1. L’aggiunta di gadolinio non aggiunge ulteriori informazioni, per cui l’utilizzo va evitato.

Giuseppa Patti